E’ stato il primo ad essere assunto in Eco-Mind, quando la sede di Rende, che oggi gestisce e supervisiona, neppure esisteva. Ha iniziato nel 2010 come programmatore mobile, oggi è direttore tecnico e si (pre)occupa di valutare e selezionare le tecnologie da utilizzare nello sviluppo delle applicazioni. Tra standup meeting, call e gestione operativa della sede di Rende, Francesco Vadicamo ci racconta un po’ di sè, del suo ruolo da CTO e delle tecnologie sulle quali Eco-Mind punterà quest’anno.
Chi è e di cosa si occupa Francesco Vadicamo?
Sono CTO di Eco-Mind e gestisco la sede operativa di Rende che conta, ad oggi, 12 dipendenti e oltre una decina di collaboratori esterni. Mi occupo di valutare e proporre le tecnologie da adottare nei prodotti che realizziamo, così come gli strumenti usati in azienda per la gestione e collaborazione dei team, oltre che per lo sviluppo, cercando di identificare quelli giusti per consentire ad Eco-Mind di essere sempre innovativa e competitiva!
Qual è il tuo background professionale?
Sono entrato in Eco-Mind nel 2010 come sviluppatore Android. Fin da subito ho avuto l’opportunità di seguire la gestione dello sviluppo mobile dei prodotti, in tutte le loro fasi, interessandomi sempre più alla progettazione di architetture “pulite” in cui la qualità del codice e gli aspetti di UI/UX sono sempre stati in primo piano.
In quali progetti sarai coinvolto quest’anno?
Visto il mio ruolo in azienda, quest’anno sarò coinvolto trasversalmente sia nella progettazione e sviluppo degli “Smart Working Tools” (GoSign e Meeting Book in primis), sia nella realizzazione dei prodotti di cui si occuperà la nuova business unit “Immersive Technologies”, ovvero applicazioni AR e VR per smart glasses e wearable devices.
Quali sono le tecnologie sulle quali punterete nel 2019 e nei prossimi anni?
Forti della partnership con HeadApp, nel 2019 e nei prossimi anni punteremo molto sulle tecnologie immersive, ovvero sullo sviluppo di App AR e VR per smart glasses e wearable devices, e sulle potenzialità offerte, in ambito AI, dalle piattaforme di machine learning, come TensorFlow di Google. Investiremo anche su IoT e Voice User Interfaces (VUI), sulle quali abbiamo già cominciato a sperimentare, realizzando dei prototipi integrati con Alexa.
Quest’anno estenderemo inoltre l’utilizzo di Kotlin, il linguaggio di programmazione general-purpose adottato da Google per lo sviluppo di App Android, anche in ambito backend web. Infine, continueremo il percorso, già avviato negli anni passati, di migrazione dallo sviluppo di applicazioni monolitiche allo sviluppo di applicazioni cloud native, serverless e basate su microservizi, puntando per lo più su AWS Lambda e servizi AWS in generale.
Cosa rende Eco-Mind un team entusiasmante in cui lavorare?
Siamo una squadra di appassionati di programmazione e di hi-tech in cui è davvero difficile annoiarsi! Lavoriamo sempre con le ultime tecnologie, mettendoci in gioco e affrontando insieme le difficoltà, come fossimo una famiglia: non c’è una struttura gerarchica di ruoli, a ognuno è richiesta versatilità e proattività, per cui siamo tutti coinvolti in tutte le fasi di sviluppo dei prodotti, facendo sì che ognuno abbia l’opportunità di crescere in base alle proprie attitudini e capacità personali.
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